da admin | Mar 20, 2014 | Audio, Avvocato di strada, Rassegna stampa
Il presidente nazionale di Avvocato di strada, Avv. Antonio Mumolo, è stato intervistato da Radio Città Fujiko per un parere sulla proposta dei sindaci di Treviso, Padova e Venezia che intendono cacciare dalle proprie città chi chiede l’elemosina con l’utilizzo del foglio di via.

RADIO CITTA’ FUJIKO
Veneto, foglio di via per chi chiede l’elemosina
I sindaci di Treviso, Padova e Venezia capofila della crociata
Per dire basta ai mendicanti per le strade delle loro città, i primi cittadini di Treviso, Padova e Venezia vanno alle crociate e chiedono il rimpatrio per chi chiede l’elemosina. Una battaglia, dicono, contro il racket dell’elemosina e per garantire la sicurezza.
Dalla Lega al Pd, poco sembra cambiare nell’approccio al tema della marginalità. O almeno questa è l’impressione guardando all’asse appena formato tra i sindaci di Treviso (ex-feudo leghista e ora a guida Pd), Padova e Venezia per combattere il fenomeno dell’accattonaggio e garantire sicurezza ai propri cittadini.
I tre primi cittadini, con una sola voce, hanno chiesto che i mendicanti siano allontanati con un foglio di via dal territorio nazionale. Le ragioni sarebbero due. La prima di carattere sociale. I mendicanti, con i loro modi insistenti e aggressivi, ingenerebbero timore nei cittadini italiani che passeggiano per il centro delle suddette città venete. La seconda, più pratica, risiederebbe nell’insolvenza dei questuanti rispetto alle multe comminate loro dai pubblici ufficiali.
I sindaci citano casi eclatanti di mendicanti, spesso cittadini rumeni, destinatari di decine di ammende mai pagate. Il sistema delle multe insomma, sperimentato dalle amministrazioni leghiste, risulterebbe poco efficace e facilmente eludibile. Succede così che per risolvere la questione dell’accattonaggio, dietro la quale c’è spesso racket e sfruttamento, ci tengono a sottolineare i tre, la soluzione individuata sia il rimpatrio dei mendicanti, destinatari, nei desideri dei primi cittadini, di fogli di via dal nostro paese, dopo apposita schedatura.
“Io credo che chi chiede l’elemosina soffra un disagio e questo disagio non si può risolvere mettendo la polvere sotto il tappeto.” tuona Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di Strada.
“Il foglio di via è uno strumento particolare che deve avere presupposti giuridici particolari. Nasce per evitare le infiltrazioni mafiose nelle città. La persona destinataria del foglio di via deve essere un delinquente abituale, una persona particolarmente pericolosa per la società. Non credo sia lo strumento adatto e se dovesse essere messo in atto, noi come associazione li valuteremo e se non ci sono i presupposti, lo impugneremo.”
“Noi tuteliamo i diritti di persone senza dimora, persone che, anche se povere, hanno dei diritti, almeno finché in questo paese non ci sarà una giustizia per censo. E io spero mai.” conclude Mumolo
Ascolta l’intervista
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FONTE
http://www.radiocittafujiko.it/veneto-foglio-di-via-per-chi-chiede-l-elemosina
da admin | Mar 19, 2014 | Comunicati e dichiarazioni, Consiglio Regionale ER
La commissione Bilancio affari generali e istituzionali ha avviato oggi i lavori sui due progetti di legge di fusioni di Comuni, tra Porretta Terme e Granaglione nel bolognese, e tra Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, nell’appennino reggiano. In entrambi i progetti di legge si profila una convergenza trasversale da parte dei consiglieri dei diversi schieramenti.
Sulla fusione tra Porretta Terme e Granaglione, in provincia di Bologna, Antonio Mumolo (Pd), relatore di maggioranza, ha ricordato che il progetto di legge predisposto dalla Giunta rappresenta un “atto dovuto” che fa seguito alle richieste dei rispettivi Consigli comunali. La fusione – ha poi sottolineato – “può consentire un possibile rilancio del territorio, grazie a risparmi e ai contributi di cui potrà usufruite il nuovo Comune, per tutta una serie di servizi che in futuro i singoli municipi potrebbero non riuscire più a garantire. Noi ci impegneremo in favore della fusione – ha assicurato – ma l’ultima parola spetta ai cittadini, che si esprimeranno con il referendum”. Galeazzo Bignami (Fi-Pdl), relatore di minoranza, nel dichiararsi a sua volta favorevole alla fusione nel bolognese, ha tuttavia fatto notare una serie di “lacune” sui dati riportati nel documento di analisi di fattibilità elaborato dai due Comuni interessati. Il consigliere ha chiesto che vengano apportate tutte le correzioni del caso, anche nei documenti licenziati dalla Giunta regionale che fanno riferimento allo studio in questione, perché in caso contrario, a suo avviso, il progetto di legge di fusione non avrebbe i requisiti per essere votato.
Secondo Mumolo, l’analisi di fattibilità, “che pure contiene errori evidenti”, non inficia in nulla il progetto di legge perché è la Giunta che, normativa alla mano, valuta l’esistenza o meno dei presupposti giuridici della fusione.
da admin | Mar 14, 2014 | Bologna Kurdistan, Eventi
Venerdì 14 marzo 2014, h.19
Libreria Modo Infoshop, Via Mascarella 24/b, Bologna
Interverranno
Mazlum Dinc, Avvocato del Collegio difensivo di Ocalan in Turchia
Raffaele K. Salinari, Edizioni Punto Rosso
David Issamaden, Presidente comunità curda in Italia
Antonio Mumolo, Presidente associazione Italia-Kurdistan Bologna
Reimar Heider, Edizioni Iniziativa Internazionale
Il leader kurdo Abdullah Öcalan è detenuto in isolamento sull’isola-prigione di Imrali in Turchia dal 1999, da quando l’Europa e l’Italia rifiutarono di accoglierlo e di operare per una soluzione politica da lui proposta alla questione kurda. Da allora ha scritto diversi libri – saggi storici, analisi politiche, proposte concrete di soluzione del conflitto – per continuare a dare un contributo alla soluzione kurda, parallelamente all’avvio di negoziati con lo stato turco.
E’ oggi possibile anche in Italia conoscere di più del suo pensiero e dei suoi scritti grazie alla pubblicazione in italiano di due suoi testi, riuniti sotto la collana “Scritti dal carcere” pubblicata dalle edizioni Punto Rosso: Il PKK e la Questione Kurda nel XXI secolo, e La Roadmap verso i negoziati. Un primo testo era uscito nel 2011 con il titolo Gli eredi di Gilgamesh.
“È diventato una voce per la pace, un leader disponibile ad offrire una mano amica a coloro contro i quali ha combattuto per la maggior parte della sua vita”
Gerry Adams, Presidente dello Sinn Féin
“Öcalan è il Gramsci dei nostri tempi”
Prof. Tamir Bar-On, Monterrey Institute of Technology, Queretaro, Mexico
Evento Facebook
https://www.facebook.com/events/662685803789397/?ref=22
da admin | Mar 13, 2014 | Comunicati e dichiarazioni, Consiglio Regionale ER, Politica
“Anche quest’anno si terranno i campi della legalità democratica nelle terre confiscate alle mafie e i laboratori di formazione promossi da Arci, Cgil, Spi in collaborazione con Libera e Regione Emilia-Romagna”. A darne notizia è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge regionale contro le infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna e per la promozione della cultura della legalità”.
“Ogni anno grazie a queste iniziative centinaia di giovani possono far tornare a vivere e rendere produttivi luoghi simbolo del potere mafioso. Si tratta di un’esperienza formativa molto importante, ed è un modo per trascorrere un’estate in modo ricreativo ma all’insegna dell’impegno e della solidarietà”.
Per informazioni
Email: campidellalegalita@arci.it
da admin | Mar 13, 2014 | Comunicati e dichiarazioni, Consiglio Regionale ER, Politica
In seguito agli eventi atmosferici che hanno colpito questa regione fra marzo e maggio 2013, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 24 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Successivamente, con D.L. 93/13, sempre il Governo è intervenuto estendendo la rifusione dei danni anche ai privati. E con l’Ordinanza 130 del 22 novembre 2013, il capo Dipartimento di Protezione civile ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna di redigere una “rendicontazione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture ed infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio”.
Da questa premessa, 20 consiglieri del gruppo Partito democratico – prima firmataria Luciana Serri – hanno presentato una risoluzione che chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché sia “certo e celere sia il reperimento delle risorse necessarie a coprire i costi degli interventi pubblici e privati censiti”, valutando misure di coordinamento nell’erogazione dei fondi finanziati dalle diverse normative, affinché non vi sia sproporzione fra la copertura dei danni alle imprese agricole e quella dei danni alle altre tipologie imprenditoriali. Alla Giunta si chiede, inoltre, di sostenere presso il Governo la necessità di redigere, “un Piano di lunga durata per la prevenzione ed il ripristino del territorio nazionale”. Infine, il dispositivo della risoluzione pone il problema di una continuità operativa per il rilancio economico delle zone emiliane colpite negli ultimi anni da una serie di calamità naturali che hanno aggravato il quadro già drammatico della crisi.
La risoluzione contiene alcuni dati significativi sulle dimensioni dell’intervento economico. Dalla relazione del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, si ricava che il fabbisogno complessivo per far fronte ai circa 2.500 interventi censiti ammonti a 295.116.444 euro così suddivisi: 1.997 interventi sul patrimonio pubblico per un totale di 236.269.842 euro; 399 interventi sul patrimonio privato ammontanti a 44.520.699 euro; 104 interventi sulle attività economiche e produttive per 14.325.902 euro. A questi importi, vanno aggiunti circa 119 milioni di euro di danni patiti dal settore agricolo. Quanto alla ripartizione territoriale, la risoluzione la ricapitola così: nella provincia di Parma i danni ammontano a 111,7 milioni, in quella di Modena a 77,5, in quella di Reggio Emilia circa 44,5.
Essendo ancora in corso le attività di monitoraggio sugli abitati e le infrastrutture a rischio, “non è escluso che possano emergere necessità di delocalizzazione di opere o edifici, che andranno ad incrementare le risorse finanziarie necessarie”.
ALLEGATO
5287 Risoluzione per invitare la Giunta a sollecitare il Governo al fine di procedere in modo certo e celere, in relazione ai gravi eventi atmosferici che hanno colpito il territorio regionale, a reperire le risorse per far fronte ai costi degli interventi pubblici e privati censiti, a definire misure di coordinamento nell’erogazione dei fondi ed una pianificazione per la prevenzione ed il ripristino del territorio, supportando il rilancio economico delle zone colpite da calamità naturali. A firma dei Consiglieri: Serri, Pariani, Vecchi Luciano, Ferrari, Montanari, Barbieri, Piva, Monari, Paruolo, Marani, Alessandrini, Moriconi, Mumolo, Zoffoli, Carini, Casadei, Pagani, Mazzotti, Bonaccini, Mori (13 03 14)
da admin | Mar 11, 2014 | Comunicati e dichiarazioni, Congresso PD ER 2014, Politica
“La bocciatura degli emendamenti che avrebbero garantito alternanza di genere nelle liste elettorali è un errore molto grave e mi auguro che il Parlamento voglia ritornare subito su questa decisione”. Queste le dichiarazioni del consigliere regionale PD Antonio Mumolo, candidato alla segreteria del PD Emilia-Romagna.
“La mancanza dell’alternanza di genere si aggiunge ad altri gravi lacune dell’Italicum: le liste bloccate, un premio di maggioranza sproporzionato, la soglia di sbarramento molto alta. Pur di appuntarci sul petto la medaglia di una nuova legge elettorale che rischia seriamente di essere peggio del porcellum – si chiede Mumolo – quanto ancora vogliamo scendere in basso?”
“Credo che l’Emilia-Romagna – continua Mumolo – possa e debba mandare un segnale importante a tutto il Paese. Il gruppo del PD in Regione, insieme alla maggioranza, dovrebbe presentare a breve una proposta per rivedere la legge elettorale regionale ed eliminare il listino. Chiederò di inserire in questa legge la proposta dell’alternanza di genere anche tramite la doppia preferenza, affinché il consiglio regionale sia composto da metà uomini e metà donne”.