Welfare: approvata la legge per la promozione della cooperazione sociale

Le cooperative sociali come perno del welfare regionale: l’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale”, presentata dai consiglieri Pd Marco Carini (primo firmatario e relatore), Anna Pariani, Paola Marani, Mario Mazzotti, Damiano Zoffoli, Antonio Mumolo, Beppe Pagani, Roberto Piva e Marco Monari.

Il provvedimento riconosce il ruolo assunto dalle cooperative sociali nel sistema di welfare regionale, sia come erogatrici di servizi che nel collocamento protetto, ne sancisce l’operato in nuovi ambiti e sottolinea la rilevanza del sistema cooperativo nell’economia regionale. In particolare, nel provvedimento viene prevista l’istituzione dell’Albo regionale delle cooperative sociali, la determinazione delle forme di partecipazione della cooperazione sociale alla programmazione, progettazione, gestione, realizzazione e valutazione dei risultati del sistema integrato di interventi e servizi alla persona, l’individuazione dei criteri di affidamento e conferimento dei servizi e misure di promozione, sostegno e sviluppo della cooperazione sociale.
Per quanto concerne l’iscrizione all’Albo, ciò che cambia è la possibilità per le cooperative sociali di essere contemporaneamente nelle sezioni A e B; viene poi ampliata la gamma dei servizi gestiti dalle prime, andando a toccare gli ambiti sanitari ed educativi, fino alla formazione professionale e permanente. Viene quindi introdotto il nuovo concetto di “cooperative di comunità” per quelle cooperative sociali “che si prefiggono di mantenere vive e a valorizzare le comunità locali a rischio di spopolamento o di estinzione attraverso l’attività dei soci, membri essi stessi della comunità”.

Radicalmente rivisitata è la normativa degli affidamenti diretti e degli appalti, con una netta distinzione fra i casi in cui la legge consente di affidare direttamente il servizio alle cooperative sociali di tipo B per l’inserimento di soggetti svantaggiati – “in virtù della riconosciuta capacità di generare inclusione sociale e del forte legame col territorio” – e quelli in cui invece è necessaria la gara, che dovrà essere caratterizzata dalla presenza di clausole sociali per la Regione e gli Enti e Aziende da essa dipendenti e potrà esserlo per tutte le altre Amministrazioni regionali.
C’è poi l’introduzione delle “persone in condizioni di fragilità”, categoria prevista all’articolo 3, e l’inserimento di essa tra quelle destinatarie dell’intervento delle cooperative sociali di tipo B, finalizzate all’inserimento lavorativo: si tratta di “coloro che vivono una fase di vulnerabilità e debolezza transitoria a causa di difficoltà di tipo sociale ed economico”.

Mumolo: “Si alle primarie, ma aiuto a tutti i candidati”

“I proverbi sono la saggezza dei popoli. Dopo due rinvii del congresso c’era da aspettarsi anche il terzo. Se la mia richiesta di non rinviare il congresso di febbraio fosse stata accettata a quest’ora avremmo un segretario del partito e organi rinnovati ma a questo punto è inutile piangere sul latte versato. Dobbiamo concentrarci sul futuro della Regione e il congresso deve essere rinviato. Chiedo però che il congresso si tenga non appena sarà possibile, altrimenti dovremo lanciare l’hashtag #congressopoi, e che le 800 firme che ho depositato a sostegno della mia candidatura restino valide. Se non altro per rispetto a tutti gli iscritti di tutte le aree del partito che hanno firmato e che mi hanno aiutato a raccoglierle”. Queste le dichiarazioni del candidato alla segreteria regionale del PD al termine della direzione di questa mattina.

“Sono d’accordo sulle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Sono stato il primo a chiederle e i giornali hanno titolato che “Mumolo andava controcorrente” per questa scelta. Sapevo – aggiunge Mumolo – che non ero controcorrente: rappresentano un valore importante, tutti i nostri iscritti e tutti i nostri elettori le chiedono, farle è la scelta giusta”.

“Le primarie di coalizione prevedono regole molto stringenti, credo quindi che sia necessario un grande impegno da parte del partito per consentire la massima partecipazione a tutti i candidati. Ringrazio Stefano Bonaccini e Anna Pariani che in questi giorni stanno facendo un grande lavoro perché si possa approvare prima della fine della legislatura la nuova legge elettorale con la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino. Come vicepresidente della Commissione Statuto – conclude Mumolo – mi adopererò al massimo perché la legge venga approvata”.

Congresso PD Emilia-Romagna. Depositate le firme per la candidatura

Oggi ho depositato 800 firme a sostegno della mia candidatura a segretario regionale del PD Emilia-Romagna. L’ho fatto per rispetto degli iscritti che hanno firmato per me e dei volontari che hanno raccolto le firme in tutte le province. L’ho fatto rispettando il termine del 16 luglio, previsto dal regolamento approvato in Direzione. Mi rendo conto della difficoltà di proseguire il percorso congressuale in questo momento ma credo che, se dovessero esserci le condizioni, noi dovremmo procedere prima all’elezione del segretario del partito e poi alla scelta del candidato alla Presidenza della nostra regione.
Se questo non sarà possibile il congresso dovrà nuovamente essere rinviato, perché tutto il partito dovrà impegnarsi nelle primarie per la scelta del candidato e nella successiva campagna elettorale. Ringrazio tutti i volontari che in questi mesi mi hanno accompagnato e sostenuto e tutti coloro che mi hanno dato fiducia sottoscrivendo la mia candidatura. #congressoprimaopoi

07.06.14 Festa Unità Reno – Porto – Saragozza: “L’impegno in Europa tra diritti e nuove povertà”

Festa de L’Unità di Reno-Porto-Saragozza

Lunedì 7 luglio h.21
L’impegno in Europa tra diritti e nuove povertà

Con
Elly Schlein, Europarlamentare PD
Antonio Mumolo, Consigliere regionale PD
Simona Lembi, Presidente Consiglio Comunale Bologna

Coordina
Domenico Dell’erba, Segretario Circolo F.lli Cervi

Zona Barca
Via Saragat, Parco Nicholas Green

7 luglio

Legge regionale contro la discriminazione persone LGBT. Carini, Casadei, Mori, Mumolo: “Per una società più giusta ed egualitaria”

bandiera-rainbow-gay-586x312Case di accoglienza per vittime di violenza omofoba e spazi proLGBT in TV. E’ stata depositata in Regione da Franco Grillini una proposta di legge regionale contro le discirminazioni ai danni degli omosessuali. La legge, firmata anche da M5S, IDV, Sel e Verdi-FDS e dai consiglieri PD Carini, Casadei, Mori e Mumolo, intende favorire il raggiungimento dell’uguaglianza tra le persone, a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. In nove articoli, la legge non si occupa solo di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, ma vuole anche promuovere una cultura dell’integrazione, “attraverso specifiche politiche del lavoro, interventi di formazione per il personale scolastico e collaborazione continua con associazioni del terzo settore.

“Abbiamo sottoscritto convintamente il progetto di legge proposto dal collega Franco Grillini: si inserisce in una visione di società più giusta ed egualitaria”. Lo dichiarano i consiglieri regionali PD Marco Carini, Thomas Casadei, Roberta Mori e Antonio Mumolo.

“La lotta contro tutte le discriminazioni, a partire da quelle di genere e di orientamento sessuale, ispira la nostra azione legislativa in una Regione che ha assunto questi principi fino in fondo, come dimostra da ultimo La legge quadro per la parità di genere appena entrata in vigore. Non esiste a nostro parere una prospettiva solida di sviluppo e crescita, anche economica, in una società dove le persone sono vittime di stereotipi e atti di violenza che pregiudicano l’esigibilità stessa dei loro diritti costituzionali. Per questo – concludono i consiglieri – le istituzioni e i legislatori devono fare la propria parte”.