70 anni di pace. 25 aprile al Parco Cevenini – Biancolelli

25 APRILE
Mattino: Libertà a km zero!
Banchetto coi sapori di una volta e incontro coi testimoni della Liberazione
dalle 9 al mercatino dei produttori a Km zero di Villa Bernaroli

Pomeriggio:
FESTA AL PARCO CEVENINI -BIANCOLELLI
Ore 16: Banda di Anzola dell’Emilia
Ore 17: spettacolo maieutico
Donne Liberate
di e con Margherita Ferioli e Luca Schirru
introduzione di Massimo Meliconi dell’Anpi Provinciale e presidente Anppia
quindi riflessioni sui 70 ANNI DI PACE
con Antonio Mumolo e Giovanni Paganelli di Percorsi di Pace
e durante tutto il pomeriggio: CRESCENTINE!

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01.05.15 Calcara: “Il cammino delle buone idee Lavoro e istituzioni, legalità e democrazia”

1 maggio
Teatro Calcara, via Garibaldi 56, Calcara (BO)

Incontro sul tema

Il cammino delle buone idee
Lavoro e istituzioni, legalità e democrazia

Intervengono

Silvia Rubini
Vicesindaco Valsamoggia

Antonio Mumolo
Consigliere regionale

Giacomo Stagni
Segreteria CGIL

Libera
Rappresentante dell’Associazione

Coordina
Lucia Balestri
Segretaria SPI CGIL Valsamoggia

Schermata 2015-04-20 alle 10.11.12

Risoluzione PD su editoria: “Sostegno al settore per garantire la pluralità dell’informazione”

“I tagli del Governo sui fondi per l’editoria rischiano di minare la sopravvivenza di oltre 20 testate locali in Emilia-Romagna: si chiede pertanto alla Regione di intervenire sul Governo, per scongiurare questa grave situazione e promuovere un piano di sostegno all’editoria”. In una risoluzione depositata dal gruppo PD, prima firmataria Vlentina Ravaioli, si evidenzia come l’ulteriore riduzione del Fondo per l’editoria per il 2014 e il 2015 (che negli anni è stato già pesantemente decurtato passando da 506 milioni a 48 milioni e retroattivamente tagliato nel 2013) stia ulteriormente colpendo un settore già in fortissima crisi e minando l’esistenza di numerosi giornali.

Testate che, si legge nelle risoluzione sottoscritta e sottoscritta tra gli altri anche dal consigliere regionale Antonio Mumolo, svolgono un ruolo determinante “per il pluralismo dell’informazione , per la democrazia, per la copertura delle notizie in aree geografiche e realtà sociali non toccate dall’informazione prodotta dai grandi media nazionali e per il controllo da parte dei cittadini dell’operato delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, oltre a rappresentare una realtà estremamente significativa dal punto di vista occupazionale, sia in termini diretti sia in termini di indotto (aziende grafiche, tipografie, trasportatori ed in particolare le edicole che rappresentano una rete di vendita capillarmente diffusa, anche nelle zone più periferiche, e garantiscono il rapporto tra stampa locale, territorio e cittadini)”.

“Sul fronte dell’informazione la presenza di più voci, diverse tra loro per sensibilità e storia, offre ai cittadini un’irrinunciabile possibilità di approfondimento, secondo diversi punti di vista e prospettive, in quell’ottica di apertura e confronto che rappresenta una tutela fondamentale rispetto ai rischi connessi a situazioni di oligopolio. – dichiara Valentina Ravaioli –  Per questo occorre procedere, al fine di correggere  le dinamiche che in passato hanno causato storture ed abusi connessi ai finanziamenti pubblici, ad una riforma complessiva dell’editoria, di concerto con le varie organizzazioni di categoria che da tempo la sollecitano, evitando tagli selvaggi ed indiscriminati che, con la scomparsa di numerose testate, in particolare nel mondo della cooperazione e del non profit, determinerebbero, oltre a gravissime conseguenze occupazionali, un pericoloso deficit di informazione, mettendo a repentaglio un diritto inattaccabile, sancito dalla nostra Costituzione”.

Pertanto, secondo i sottoscrittori della risoluzione occorre che la Giunta si attivi presso il Governo non solo per ripristinare i fondi per il 2014-2015 a cui le testate hanno diritto, ma affinchè ‘si avvii quella riforma generale del settore di concerto con le organizzazioni di categoria editoriali, giornalistiche, poligrafiche e della distribuzione, che le stesse sollecitano da tempo, a partire da un quadro normativo chiaro e certo dei contributi pubblici destinati alle testate edite da cooperative di giornalisti ed associazioni no profit. Voci importanti che vanno difese a garanzia di un reale pluralismo dell’informazione.

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire la capienza del fondo per l’editoria necessaria per la sopravvivenza delle testate locali sollecitando inoltre, di concerto con le organizzazioni di categoria, la generale riforma del settore. (16 04 15) A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bessi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Marchetti Francesca, Cardinali, Mumolo, Prodi, Torri, Zoffoli

Risoluzione PD. Mumolo: “Favorire ripresa negoziati Saharawi, aumentare fondi regionali per aiuti umanitari”

La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “adottare ogni iniziativa utile volta a favorire la ripresa dei negoziati diretti, sotto l’egida delle Nazioni unite, tra Regno del Marocco e Fronte-Polisario, al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, a una soluzione conforme alle risoluzioni delle Nazioni unite, che rispetti il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi”.

A chiederlo è il gruppo Pd in una risoluzione, primo firmatario Antonio Mumolo, che impegna la Giunta anche a “consolidare, e possibilmente incrementare, lo stanziamento dei fondi regionali destinati agli aiuti umanitari per la popolazione Saharawi” e “continuare la proficua collaborazione con la rappresentanza in Italia del Fronte Polisario per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore del popolo Saharawi, nonché azioni di sensibilizzazione e pressione politica per la soluzione pacifica del conflitto nel Sahara Occidentale”.

La risoluzione ripercorre tutta la vicenda del popolo Saharawi, e ricorda anche “la collaborazione ultradecennale tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica Araba Saharawi Democratica”: per questo motivo il documento propone anche di istituire “un ‘Intergruppo assembleare di amicizia con il popolo Saharawi’, con la partecipazione di consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, con l’obiettivo di monitorare sul rispetto e l’evoluzione del processo di pace delle Nazioni unite e sul rispetto dei diritti umani in Sahara Occidentale, nonché di mettere in atto iniziative politiche volte a contribuire al dialogo fra le parti in causa per una soluzione politica giusta, durevole e mutualmente accettata che garantisca la pace e la stabilità nella regione”.

Sanità. 4400 i senza dimora in Emilia-Romagna esclusi da assistenza. Mumolo: “Approvata risoluzione per garantire loro il diritto alla salute”

“L’Assemblea legislativa impegna la Giunta a fare propria la battaglia per l’accesso alle cure delle persone senza dimora e a sostenere un veloce iter di approvazione parlamentare della legge a firma Pd e M5s in discussione al Senato”. È quanto si legge nella risoluzione proposta da numerosi consiglieri del Gruppo Pd, primo firmatario Antonio Mumolo, a cui si sono aggiunti anche consiglieri di Sel e l’Altra ER, approvata in Aula dai Gruppi proponenti e da Lega nord e M5s, mentre Fi e Fdi si sono astenuti.

VIDEO. La presentazione della risoluzione

Approvato anche un emendamento della Lega nord, a firma del consigliere Daniele Marchetti, nel quale si legge che “al fine di limitare spostamenti di massa di cittadini privi di residenza anagrafica verso il territorio della Regione Emilia-Romagna, chiede alla Regione di attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché analoghi servizi siano erogati da tutti i servizi sanitari regionali”.

Nell’atto d’indirizzo, illustrato da Mumolo, si chiede all’esecutivo regionale “di coinvolgere gli operatori della sanità e le organizzazioni di volontariato a intervenire per far sì che le persone prive di residenza anagrafica possano usufruire di assistenza gratuita da parte dei professionisti operanti nell’assistenza sanitaria di base, analogamente a quanto già avviene per l’assistenza di base ai minori stranieri temporaneamente presenti”. Secondo il documento, la crisi economica e sociale ha esteso la platea dei cittadini in stato di bisogno. A subire il peso maggiore “della scarsità della risposta pubblica sono soprattutto le persone che vivono in estrema povertà e in condizioni di esclusione sociale come le persone senza dimora”, che, stando all’ultimo rapporto Caritas (dati 2012), sarebbero in Emilia-Romagna “circa 4.400, di cui oltre la metà stranieri”. Gli homeless, infatti, con la perdita della residenza subiscono la cancellazione dalle liste anagrafiche e, in automatico, perdono il diritto all’assistenza da parte del Sistema sanitario nazionale, potendo usufruire solo delle cure del Pronto soccorso. Ciò in conseguenza delle previsioni della legge n. 833 del 1978 “Istituzione del servizio sanitario nazionale”, che individua nella residenza anagrafica il criterio normale di collegamento tra utente e Azienda sanitaria locale. “Alla persona sprovvista di residenza”, viene spiegato nel documento, “è di fatto precluso l’esercizio del diritto alla salute”, in pieno contrasto con il dettato costituzionale. Inoltre, “mentre agli stranieri le cure di base sono garantite dal tesserino STP (Straniero temporaneamente presente)”, per migliaia di italiani “non vi è accesso ad alcuna assistenza di base, circostanza anche economicamente controproducente poiché porta ad un esborso ben maggiore in capo al sistema sanitario nazionale di fronte all’aggravarsi di banali patologie trascurate”. Il duplice intervento della Regione, quindi, sulle Camere per la modifica legislativa e sulla sanità regionale per nuove misure di welfare, è ritenuto dai firmatari “non più eludibile”.
ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE – Oggetto n. 238 – Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni finalizzate a consentire l’accesso alle cure delle persone senza dimora, favorire la rapida approvazione della relativa normativa, sostenendo i soggetti e le organizzazioni di volontariato che prevedano l’assistenza gratuita alle persone prive di residenza anagrafica. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Serri, Marchetti Francesca, Bessi, Poli, Zoffoli, Bagnari, Caliandro, Lori, Pruccoli, Prodi, Ravaioli, Zappaterra, Montalti, Cardinali, Taruffi, Torri, Alleva