Bocciatura emendamenti parità. Mumolo (PD): “Grave errore, l’Emilia-Romagna mandi un segnale”

“La bocciatura degli emendamenti che avrebbero garantito alternanza di genere nelle liste elettorali è un errore molto grave e mi auguro che il Parlamento voglia ritornare subito su questa decisione”. Queste le dichiarazioni del consigliere regionale PD Antonio Mumolo, candidato alla segreteria del PD Emilia-Romagna.

“La mancanza dell’alternanza di genere si aggiunge ad altri gravi lacune dell’Italicum: le liste bloccate, un premio di maggioranza sproporzionato, la soglia di sbarramento molto alta. Pur di appuntarci sul petto la medaglia di una nuova legge elettorale che rischia seriamente di essere peggio del porcellum – si chiede Mumolo – quanto ancora vogliamo scendere in basso?”

“Credo che l’Emilia-Romagna – continua Mumolo – possa e debba mandare un segnale importante a tutto il Paese. Il gruppo del PD in Regione, insieme alla maggioranza, dovrebbe presentare a breve una proposta per rivedere la legge elettorale regionale ed eliminare il listino. Chiederò di inserire in questa legge la proposta dell’alternanza di genere anche tramite la doppia preferenza, affinché il consiglio regionale sia composto da metà uomini e metà donne”.

(DIRE) Primarie PD. Mumolo risponde a Bonaccini: “Gli stranieri devono votare”

(DIRE) Bologna, 6 mar. – Nel Pd dell’Emilia-Romagna scoppia il caso del voto degli stranieri alle primarie dopo le contestazioni (con tanto di esposti ai garanti Pd dei candidati a Modena) dopo la consultazione di domenica scorsa per la selezione degli aspiranti sindaci. E parte la sfida congressuale tra il segretario uscente Stefano Bonaccini e il consigliere regionale Antonio Mumolo. Bonaccini, responsabile Enti locali del partito, ha lanciato questa mattina dalla colonne di “Repubblica” la proposta di escludere gli extracomunitari che non possono poi votare alle comunali dalle prossime primarie. Ed arriva lo stop del civatiano Mumolo. Pur condividendo l’auspicio di Bonaccini che venga concesso il diritto di voto agli stranieri alle elezioni, Mumolo non e’ d’accordo a limitare ai comunitari la partecipazione alle primarie.

“Comprendo che si possono correre dei rischi, quello che e’ successo lo dimostra- afferma- ma io sono per introdurre norme piu’ severe nei confronti di chi si presta a vendere il proprio voto e per chi quel voto lo compra. Ma le primarie aperte sono un valore e io manterrei il voto ai sedicenni e agli extracomunitari”. Non c’e’ dubbio, secondo Mumolo, “che ci sia stato un abuso, ma non penso che si possa rispondere con una chiusura, perche piu’ sono aperte le primarie meglio e’ per tutti”. Indietro non si torna insomma.

Lo stop a Bonaccini corre anche sui social, con diversi esponenti del Pd locale in campo contro la proposta. Si segnalano in particolare le prese di posizione dei democratici di origine extra-Ue. “Applicare il codice etico del Pd penso sia la migliore risposta alla situazione venutasi a creare in alcune citta’ sul voto dei cittadini non comunitari alle primarie del Pd”, scrive il consigliere comunale di Bologna Leonardo Barcelo’, di origini cilene. “Colpire duramente chi abbia cercato di manipolare e peggio comprare il voto delle persone e’ un reato penale nel nostro Paese e ancora piu’ grave se tale malcostume mettesse radici nel nostro partito. Mantenere il diritto al voto alle primarie dei cittadini non comunitari nel rispetto della legalita’ e’ un compito a cui siamo chiamati tutti. Non continuare sulla strada alla partecipazione alle primarie di questi cittadini sarebbe come buttare il bambino col acqua sporca”.

Boccia la proposta anche l’assessore Pd di San Lazzaro di Savena Raymon Dassi: “sarebbe piu’ corretto e piu’ coraggioso escludere chi ha corrotto”, afferma. “Io non posso concordare con il segretario regionale, Stefano Bonaccini, che ipotizza l’esclusione degli immigrati dalle primarie. Le scelte della direzione locale del Pd devono mirare a garantire la partecipazione corretta di tutti, non creare le condizioni di alienazione, per poi autorizzare operazioni di demonizzazione degli immigrati. Che il voto degli immigrati non comunitari alle primarie non sia poi replicabile alle elezioni vere e’ una anomalia non da attribuire agli immigrati, ma al sistema politico italiano. Il Pd s’impegni non a escludere gli immigrati dal voto alle primarie, ma a farli completare l’acquisizione del diritto di voto, in modo da poter esprimere e ripetere i loro voti sia alle primarie, sia alle elezioni vere e proprie”. (Bil/ Dire) 16:54 06-03-14

COMUNICATO STAMPA Congresso PD Emilia-Romagna. Mumolo: “Rinvio occasione per parlare di programmi”

“Il rinvio del congresso regionale del Partito Democratico sarà un’occasione per coinvolgere maggiormente i nostri iscritti e per parlare più a fondo di programmi”. Commenta così il rinvio accordato dalla Commissione nazionale il candidato alla segreteria Antonio Mumolo.

“Come richiesto dal mio emendamento, approvato all’unanimità dalla scorsa Direzione regionale del PD, il congresso dovrà tenersi entro la fine del mese di giugno. Abbiamo davanti a noi alcuni mesi – sottolinea il consigliere PD – che utilizzeremo per realizzare iniziative pubbliche in tutti i territori della regione, per ascoltare proposte e per condividere idee”.

“Il mio comitato elettorale è già al lavoro e ringrazio pubblicamente tutti coloro che dai vari territori mi hanno già manifestato la propria disponibilità a sostenermi. Presto – conclude Mumolo – ci incontreremo per fissare un calendario di “avvicinamento” al congresso e per illustrare la piattaforma software e gli strumenti che utilizzeremo per realizzare un programma fortemente partecipato”.

COMUNICATO STAMPA. Congresso regionale PD. Mumolo: “Rinvio o no la mia candidatura rimane in campo”

In attesa della risposta del PD nazionale che deve pronunciarsi sulla richiesta di posticipare il congresso del PD Emilia-Romagna il consigliere regionale Antonio Mumolo conferma la propria candidatura.

“Come ho detto mercoledì nel corso della direzione regionale – afferma Mumolo – continuo a pensare che per affrontare al meglio le sfide delle amministrative e delle europee sarebbe preferibile fissare il congresso regionale a breve ovvero il 2 marzo in concomitanza con le primarie per i sindaci che si terranno in tanti comuni. Se il congresso verrà rimandato mi auguro comunque che, come chiede il mio emendamento approvato all’unanimità dalla direzione, non si vada oltre giugno”.

“In attesa della decisione che deve arrivare da Roma, come previsto dal regolamento sto continuando a raccogliere le firme necessarie per la mia candidatura. Candidatura – precisa Mumolo – che non è congelata, che resta a tutt’oggi in campo e che rimarrà valida anche se il congresso dovesse slittare. L’obiettivo resta infatti invariato: favorire una discussione ampia sul rinnovamento del Partito Democratico e dell’Emilia-Romagna del futuro”.